Se si chiede a Maria e a Elena cosa le ha spinte a diventare tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, la risposta è immediata e si può riassumere con la parola umanità. Un minore straniero non accompagnato deve affrontare numerose difficoltà connesse al fatto di trovarsi in un luogo con lingua e cultura differenti dai propri senza alcuna figura di riferimento adulta. Per Maria e Elena aiutarli è un atto dovuto e necessario.
Elena e Maria nel 2018 hanno fatto richiesta di iscrizione all’elenco dei tutori volontari presso l’ufficio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Dopo aver frequentato il corso di formazione organizzato da ASP Città di Bologna in collaborazione con la Cooperativa CIDAS, sono state iscritte all’elenco dei tutori volontari istituito presso il Tribunale dei Minorenni. Oggi entrambe affiancano un minore straniero non accompagnato inserito in accoglienza nella città di Bologna.
Elena è tutrice di Mouhamadou da marzo 2019: Mouhamadou viene dal Benin, ha 17 anni e quando è arrivato in Italia di anni ne aveva appena compiuti 15. Si sono conosciuti per la prima volta a fine novembre 2018 e Elena racconta con piacere un episodio avvenuto durante uno dei loro primi incontri quando ha invitato Mouhamadou a casa per fargli conoscere la sua famiglia. In quel periodo in casa di Elena si stavano preparando gli addobbi natalizi e Mouhamadou, avendo una formazione da elettricista, si è subito offerto di aiutarli con le luci dell’albero.
Tanti sono i momenti che condividono insieme e l’ultimo che Elena ha voglia di raccontarci è la festa di fine ramadan, da poco concluso, un momento importante per Mouhamadou che ha voluto condividere con la sua tutrice.
Maria è tutrice di Bubacarr da marzo 2019: Bubacarr viene dal Gambia ha 17 anni ed è in Italia da 2 anni e ha incontrato Maria per la prima volta a gennaio 2019. E’ un ragazzo molto autonomo, lavora come panettiere e il suo obiettivo è quello di costruirsi un futuro stabile qui in Italia. Nonostante la sua indipendenza e il suo mostrarsi all’esterno come un adulto, Bubacarr rimane sempre un adolescente e avere un tutore vuol dire avere un punto di riferimento sul territorio, una figura di appoggio a cui raccontare le sue paure, i suoi amori, i suoi dubbi e le sue gioie.
Essere tutore volontario significa essere per il minore un punto di riferimento ma anche essere espressione di una società giusta e solidale. Anche se si pensa di avere una vita caotica, e troppo intensa per trovare il tempo di diventare tutori volontari non è così: un piccolo spazio per un’altra persona c’è nella vita di ciascuno di noi.
Clicca qui per avere maggiori informazioni su come diventare tutore volontario