È disponibile e scaricabile a questo link la pubblicazione “La Tutela Volontaria a Bologna – Un’esperienza di collaborazione tra istituzioni e società civile in favore dei minori stranieri non accompagnati”, elaborata dall’Equipe di Vicinanza Solidale di ASP Città di Bologna e Cooperativa CIDAS, in stretta collaborazione con la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Emilia Romagna.
Il testo rappresenta il report finale delle attività a supporto dell’istituto della Tutela Volontaria che ha permesso di rileggere l’esperienza degli ultimi anni e darne una rappresentazione in grado di coniugare gli aspetti organizzativi con quelli metodologici ed esperienziali. Accanto a attività e azioni di supporto si potranno leggere anche testimonianze di tutori e tutrici che hanno aderito al progetto.
Questa forma di cittadinanza attiva si è dimostrata in grado di accompagnare e sostenere positivamente il percorso di inclusione sociale dei ragazzi e delle ragazze in accoglienza come si legge dall’estratto dall’introduzione di Clede Maria Garavini, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia Romahna, che evidenzia il valore della figura del tutore volontario:
“L’esperienza realizzata in questi anni ai diversi livelli ci consente di sottolineare il valore della figura del Tutore Volontario che rappresenta una nuova idea di tutela non più vista solo dal punto di vista legale ma come espressione di una genitorialità sociale e di una cittadinanza attiva inserita nelle reti sociali, istituzionali e sostenuta dalla comunità nel suo insieme.
Il Tutore Volontario [….] stabilisce con il bambino o l’adolescente una relazione finalizzata non solo a comprendere, capire le potenzialità, le esigenze, le difficoltà, ma ad aiutarlo nella crescita e nella realizzazione del progetto di vita. La capacità di ascolto attento e di coinvolgimento personale sono gli elementi base per costruire relazioni capaci di attivare e mantenere viva la partecipazione dei minori di età nelle scelte che li riguardano.”
Mi ha richiesto molto di più e mi ha dato mille volte di più di quanto mi aspettassi. Perché non pensavo di poter creare un rapporto duraturo nel tempo, né così profondo, racconta Giulia.
Io gli voglio bene… Però, non gli voglio bene come un figlio, ma neanche come un amico. È veramente strano, è un rapporto “altro”, confida Enrico.
Vuoi diventare tutore volontario? Hai necessità di avere più informazioni? Puoi consultare la pagina dedicata o scrivere una mail a info@progettovesta.com